Negli ultimi è stata accertata la presenza della cocciniglia dai filamenti cotonosi (Takahashia japonica, Tj) in alcuni comuni del Sottoceneri e recentemente anche nel Comune di Novazzano.
Tj è un organismo di origine asiatica che attacca perlopiù piante ornamentali. Esso compie una generazione all’anno. Tra la fine di aprile e maggio le femmine adulte producono degli ovisacchi a forma di anello, di colore bianco e lunghi da 4 a 5 cm (cfr. Fig. 1). Ciascuno può contenere più di mille uova dalle quali, verso l’inizio di giugno, fuoriescono gli stadi giovanili (neanidi) che migrano sulla parte inferiore delle foglie nutrendosi della linfa. Tra settembre e ottobre le neanidi di secondo stadio si spostano sui rami per svernare.
Nella primavera dell’anno successivo le neanidi riprendono la loro attività e, a sviluppo completato, le femmine cominciano a produrre gli ovisacchi.
In caso di forte infestazione la cocciniglia dai filamenti cotonosi può provocare il disseccamento di foglie, giovani rami e gemme. Benché non sia un organismo nocivo né per l’uomo né per gli animali, rappresenta una minaccia per le piante colpite in modo massiccio, in quanto vengono indebolite e rapidamente debilitate.
Vista la sua capacità di diffondersi in maniera estremamente rapida, di seguito forniamo alcuni consigli di gestione:
- Monitoraggio: controllare le piante, soprattutto da metà aprile a metà maggio, cercando i tipici ovisacchi (cfr. Fig. 1). Prestare particolare attenzione alle seguenti essenze: gelso nero (Morus nigra) e bianco (Morus alba), aceri (Acer spp.), olmo (Ulmus minor), carpino bianco (Carpinus betulus), albizzia (Albizia julibrissin), albero di giuda (Cercis siliquastrum), bagolaro (Celtis australis) e liquidambar (Liquidambar styraciflua). Queste sono le piante notoriamente più colpite, ma è possibile trovare gli ovisacchi anche su altre specie.
- Segnalazione: in caso di ritrovamenti sospetti, contattare il Servizio fitosanitario allegando una foto e indicando il luogo esatto del ritrovamento. Mail di contatto: servizio.fitosanitario@ti.ch.
- Lotta:
- Primavera: potare tutti i rami che presentano ovisacchi. Smaltire il materiale di risulta nei rifiuti solidi urbani (non portare il materiale in un centro di compostaggio!). Questo intervento è da effettuare al più tardi a metà maggio, entro la schiusa delle uova.
- Inverno: eseguire un trattamento con olio invernale a base di paraffina sulle piante colpite la primavera precedente. L’olio andrà a ricoprire l’intera superficie della pianta e soffocherà così le eventuali neanidi sopravvissute che svernano nelle anfrattuosità della corteccia.